Parco di Tor Fiscale
Torre medievale e parco
XII-XIII sec.
Lungo l’antica via Latina gli acquedotti Claudio e Marcio si incrociano due volte, formando un trapezio di oltre due ettari che ben si prestava ad essere un punto di controllo. Furono i Goti, nel XII secolo, a trasformare l’area in un vero e proprio campo fortificato, murando i fornici degli acquedotti.
Le torri, tuttavia, non facevano parte di un sistema di vedetta e segnalazione a difesa della città, ma erano realizzate per proteggere i raccolti e le proprietà terriere delle famiglie nobili romane. La torre del Fiscale venne infatti ceduta unitamente ad un mulino e alle vigne, come parte di un fondo agricolo.
La Torre del Fiscale sorge su uno dei punti di intersezione tra gli acquedotti e i condotti delle Aquae Tepula e Iulia che l’attraversano ortogonali. A essi si aggiunse poi l’Acquedotto Felice, in perfetto stato di conservazione.
Il nome risale al XVII secolo, quando viene venduta al mons. Filippo Foppi, tesoriere (fiscale) dello Stato Pontificio.
Alta poco meno di 30 metri, rappresenta uno degli esempi meglio conservati tra le tante torri e casali nell’Agro romano. La costruzione è a pianta quadrata, rivestita in tufelli inframmezzati da filari di mattoni. Presente piccole finestre rettangolari, che in parte conservano tutt’ora gli stipiti marmorei. All’interno si possono individuare le tracce di tre piani coperti con volte, ora precipitate. Integra è invece la volta di copertura.
Tra il 2003 ed il 2010 è stata oggetto di studi e monitoraggi cui sono seguiti lavori di consolidamento e restauro per preservarne l’integrità e permetterne la fruizione da parte del pubblico.
Tor Fiscale è inserita nel parco omonimo, protetto dalla Sovrintendenza e dal Parco Regionale dell’Appia Antica. Il territorio del parco è ricco di resti storici, Sepolcri e resti di Ville Romane di epoca imperiale, oltre a 6 acquedotti romani e uno rinascimentale, inoltre rivela in diversi tratti il tracciato dell’antica Via Latina. All’interno dell’area troviamo il Casale Museo, una sala ipogea di epoca romana che periodicamente ospita mostre a tema; sono presenti anche un punto ristoro e un punto informativo con bookshop e servizio di nolo bici.
Il progetto “Quadraro: la Q di Roma” di Architettura Senza Frontiere Onlus Lazio si svolge, dal 24 settembre al 31 ottobre 2020, all’interno del Festival CHANGE, Architecture, Cities, Life promosso da Open City Roma, Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, vincitore del bando “Festival dell’Architettura” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIBACT.
Maggiori informazioni sul progetto Quadraro: La Q di Roma