Quando furono costruiti gli stabilimenti di Cinecittà, tra il 1931 e il 1936, del Quadraro esisteva solo il nucleo originario intorno a via dei Quintili, che si popolò di artigiani e maestranze che lavoravano negli studi cinematografici. Le osterie e trattorie erano frequentate dagli attori, molti abitanti ebbero piccole parti e ruoli di comparsa. Il legame con il mondo del cinema era molto forte.
Nel quartiere erano presenti due sale cinematografiche, il cinema Folgore, il cui edificio è attualmente sede di una Chiesa evangelica coreana, e il cinema Quadraro. Quest’ultimo, oggi demolito e sostituito da un edificio moderno, divenne protagonista durante il rastrellamento, quando i soldati tedeschi radunarono al suo interno gli uomini che erano stati prelevati dalle proprie case per schedare e deportare tutti quelli compresi tra 16 e 65 anni.
A partire dal dopoguerra, il Quadraro diventa scenografia di numerosi film.
Mamma Roma
Via Sagunto – Via Lucio Sestio – Largo Spartaco
1962
Pier Paolo Pasolini
La protagonista, interpretata da Anna Magnani, decide di cambiare casa e si trasferisce, insieme al figlio, nel comprensorio INA casa che si affaccia su Largo Spartaco, progettato da De Renzi e Muratori. Alcune scene sono state girate al parco degli acquedotti e sullo sfondo si può notare la chiesa di S. Giovanni Bosco, con la cupola ancora in fase di costruzione.
Un borghese piccolo piccolo
Largo Spartaco
1977
Mario Monicelli
Il film è tratto dal romanzo di Vincenzo Cerami ed è interpretato da Alberto Sordi, Shelley Winters e Vincenzo Crocitti. Un modesto impiegato, prossimo alla pensione, dedica la sua vita al lavoro e alla famiglia, fino a quando il figlio viene ucciso da una pallottola vacante e l’uomo decide di cercare l’assassino e preparare la sua personale vendetta. Una delle scene più forti è il pedinamento lungo la via Tuscolana fino agli edifici INA casa di Largo Spartaco.
Una vita violenta
Parco degli Acquedotti
1962
Paolo Heusch, Brunello Rondi
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Pier Paolo Pasolini e ha per protagonista un giovane di borgata (Sergio Citti) che finisce in carcere per aver ferito a coltellate un uomo durante una rissa. Uscito di prigione, cerca di riconquistare Irene (Serena Vergano). La scena è girata di fronte al Tuscolano e si riconoscono le torri INA casa, progettate da Mario De Renzi e Saverio Muratori.
Uno contro l’altro praticamente amici
Via dei Quintili
1981
Bruno Corbucci
Renato Pozzetto interpreta un piccolo industriale di Varese arriva a Roma con una valigia contenente una cospicua cifra con cui avrebbe dovuto persuadere un sottosegretario a concedergli una licenza d’esportazione. I soldi spariscono e i sospetti ricadono su un ladruncolo, Er Monnezza (Tomas Milian). Alcune scene sono girate a via dei Quintili, nel Quadraro Vecchio.
Storia d’amore
Via dei Lentuli
1986
Francesco Maselli
La diciottenne Bruna vive in una casa a via dei Lentuli e la sua vita è segnata dal quotidiano tragitto per recarsi al lavoro: tutte le mattine prende un autobus che la porta nel centro di Roma dove lavora in una azienda di pulizie. Conosce e si innamora di due uomini, Sergio e Mario, con cui intrattiene una particolare relazione fino al punto in cui la situazione diventa insostenibile.
Il progetto “Quadraro: la Q di Roma” di Architettura Senza Frontiere Onlus Lazio si svolge, dal 24 settembre al 31 ottobre 2020, all’interno del Festival CHANGE, Architecture, Cities, Life promosso da Open City Roma, Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, vincitore del bando “Festival dell’Architettura” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIBACT.
Maggiori informazioni sul progetto Quadraro: La Q di Roma