Via Tuscolana / Via del Mandrione
Acquedotto Felice, Fontana di Clemente XII
1585 – 1733
L’acquedotto Felice venne costruito a partire dal 1585, durante il pontificato di papa Sisto V, per garantire l’approvvigionamento idrico delle zone dei colli Viminale e Quirinale. Riutilizza le sorgenti dell’Aqua Alexandrina e altre delle zone limitrofe e termina il suo percorso alla fontana del Mosè di Domenico Fontana.
I fornici dell’acquedotto, lungo via del Mandrione, vennero occupati dagli sfollati del bombardamento del quartiere di San Lorenzo del 1943, che realizzarono dei ripari di fortuna tra le arcate, abitati fino al risanamento voluto dal sindaco Petroselli negli anni ‘80.
Porta Furba è l’arco che si trova nell’intersezione con la via Tuscolana. Si tratta della monumentalizzazione di uno dei fornici dell’acquedotto Felice, che lungo questo tratto si appoggia alle strutture dell’Aqua Marcia. Si ricollega stilisticamente alla scuola degli antichi architetti romani, presso cui era uso comune realizzare arcate monumentali nel punto in cui gli acquedotti incrociavano il passaggio delle grandi vie consolari. Costruito in conci di travertino e peperino, reca due iscrizioni in marmo che celebrano la costruzione e ne attestano l’epoca. È presente anche lo stemma araldico di Sisto V sulla facciata verso fuori Roma.
L’origine del nome è incerta, sebbene una teoria voglia ricondurla alla presenza di ladri e briganti (in latino “fur”) tra il XVII e il XVIII secolo.
Alle spalle della porta, appoggiata alle strutture dell’acquedotto Claudio, si trova la fontana di Clemente XII, realizzata nel 1733 probabilmente in sostituzione di quella voluta da Sisto V. Ha l’aspetto di una mostra, il cui prospetto in travertino poggia su una parete delimitata da lastre di marmo e sormontata da una cornice ad arco. In alto è ben visibile lo stemma papale, sotto il quale si trova un’iscrizione che ricorda il restauro dell’acquedotto. L’acqua fuoriesce da un mascherone, si versa in una conchiglia e ricade nella grande vasca sottostante.
2. https://www.parcodegliacquedotti.it/
Il progetto “Quadraro: la Q di Roma” di Architettura Senza Frontiere Onlus Lazio si svolge, dal 24 settembre al 31 ottobre 2020, all’interno del Festival CHANGE, Architecture, Cities, Life promosso da Open City Roma, Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, vincitore del bando “Festival dell’Architettura” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIBACT.
Maggiori informazioni sul progetto Quadraro: La Q di Roma